Comunicato stampa della Federazione svizzera del servizio civile CIVIVA a proposito della sua assemblea generale straordinaria e la decisione presa sul lancio di un referendum.
Durante un’assemblea generale straordinaria l’11 novembre a Berna i membri della Federazione svizzera del servizio civile CIVIVA hanno adottato una posizione a proposito delle nuove restrizioni previste per il servizio civile : se il progetto non è fondamentalmente rivisto CIVIVA lancerà il referendum.
Il numero d’ammissioni al servizio civile diminuisce costantemente da quasi due anni. Ciònonostante il nuovo Consiglio nazionale tratterà già durante sua prima sessione un progetto che mira a limitare ed a samantellare il servizio civile. Secondo una stima di Smartvote il nuovo parlamento è più favorevole al servizio civile del precedente. Tuttavia nonostante questo segnale incoraggiante è ancora troppo presto per sapere come i nuovi eletti si posizioneranno alla fine. CIVIVA si prepara dunque a tutte le eventualità.
Durante l’assemblea generale straordinaria Bruno Sägesser ha ricordato il processo che ha portato all’introduzione del servizio civile ed in particolare alla votazione popolare del 1992. Ha in questo modo dimostrato che il servizio civile è un’istituzione recente in Svizzera e che la sua esistenza non è automaticamente acquisita. Gli altri oratori sono stati l’ex consigliere nazionale Heiner Studer, il quale ha partecipato in modo decisivo all’abolizione dell’esame di coscienza nonchè Samuel Werenfels primo capo dell’organo d’esecuzione del servizio civile (oggi Ufficio federale del servizio civile).
Werenfels a proposito del progetto: «La revisione calpesta un pilastro del nostro diritto costituzionale. E si basa su due presupposti che non possiamo accettare: 1. Il rifiuto della prova dell’atto nella sua forma attuale e 2. Il pregiudizio che i civilisti siano degli scansafatiche, degli egoisti e dei disertori.»
L’assemblea generale straordinaria ha chiaramente deciso che CIVIVA dovrà lanciare il referendum se il progetto no sarà fondamentalmente rivisto. CIVIVA rappresenta gli interessi dei civilisti e degli istituti d’impiego. Il servizio civile è ampiamente sostenuto ed è, nella sua forma attuale, di una grande utilità per la società e l’ambiente.