Comunicato stampa della Federazione svizzera del servizio civile CIVIVA sulla votazione finale sull’inasprimento della legge sul servizio civile.
Il Parlamento ha oggi sorprendentemente respinto all’ultimo momento l’inasprimento della legge sul servizio civile. Così, almeno per il momento, il servizio civile è salvo e al sicuro. Questa decisione sottolinea la grande importanza del servizio civile nell’ambito dell’obbligo di servire e per l’intera popolazione.
In realtà, tutte le divergenze erano state risolte e i due Consigli erano d’accordo: il servizio civile avrebbe dovuto essere indebolito con misure drastiche. Invece il Parlamento si è ravveduto e ha sorprendentemente respinto l’inasprimento della legge.
L’anno scorso sono stati effettuati oltre 1,6 milioni di giorni di servizio civile, di cui l’80% è stato dedicato alla cura e all’assistenza. Si tratta di attività che sostengono la società ogni giorno in luoghi dove le risorse sono altrimenti scarse. Soprattutto durante l’attuale crisi del coronavirus questi impieghi sono di particolare importanza. Con grande ritardo anche il Parlamento sembra essere giunto a questa conclusione.
Gli inasprimenti previsti erano illegittimi; gli effettivi dell’esercito sono al di sopra del massimo stabilito dalla legge; il numero dei giovani aumenterà di nuovo in base all’andamento demografico e le ammissioni al servizio civile sono in calo da due anni. Tutto parla contro la revisione della legge – anche il Parlamento lo ha riconosciuto.
Il grande sostegno popolare al servizio civile era evidente già prima della decisione finale in Parlamento. Circa 10’000 persone si erano dichiarate disposte ad agire contro l’inutile inasprimento della legge, se necessario. Grazie al successo della campagna di CIVIVA, il Parlamento ha riconosciuto la pressione della popolazione.
È giunto ora il momento di riflettere su come sviluppare ulteriormente il servizio civile e l’intero sistema del servizio obbligatorio: che si tratti della sopressione del conflitto di coscienza dalla legge, dell’equivalenza del servizio militare e di quello civile con la stessa durata di servizio, della possibilità di prestare servizio a tempo parziale o dell’accesso volontario al servizio civile per le donne e le persone senza passaporto svizzero – ci sono molti modi in cui il servizio obbligatorio in Svizzera potrebbe essere strutturato diversamente. Ora è importante avere una discussione costruttiva sul servizio obbligatorio. CIVIVA è pronta per questo.