Comunicato stampa della Federazione svizzera del servizio civile CIVIVA sull’odierna decisione della Commissione della politica di sicurezza del Consiglio nazionale (CPS-N).
Le ammissioni al servizio civile sono in costante calo dal 2018. Ciò nonostante la Commissione di politica di sicurezza del Consiglio nazionale (CPS-N) desidera limitare in modo massiccio l’accesso al servizio civile. Oggi la commissione ha deciso di terminare la legislatura dominata dalla destra borghese con un attacco contro il servizio civile. La Federazione svizzera del servizio civile CIVIVA è pronta se necessario a combattere la prevista modifica della legge con un referendum.
In questi giorni la Commissione di politica di sicurezza del Consiglio nazionale si è riunita per l’ultima volta prima dell’inizio della nuova legislatura e delle nomine dei nuovi commissari. Normalmente durante questa riunione vengono trattati solo affari non contestati. Non è così per la CPS-N. La commissione non si è privata di concludere la sua ultima riunione con un attacco massiccio contro il servizio civile. Lisa Mazzone, copresidente di CIVIVA e ugualmente membro della CPS-N pensa delusa: «La maggioranza dei membri della commissione non riconosce il grande impegno degli astretti al servizio civile. La modifica della legge accettata oggi non è nè necessaria nè sensata.»
Le misure accettate oggi devono in particolare condurre ad un calo del numero delle domande d’ammissione al servizio civile dopo la fine della scuola reclute. Visto che il servizio civile è neutro sul mercato del lavoro questi servizi non potranno essere rimpiazzati in futuro e la qualità delle prestazioni sarà peggiorata. La Federazione svizzera del servizio civile rigetta in modo fermo questa modifica di legge. Essa condurrà a delle perdite massicce di prestazioni negli ambiti sociali, sanitari, agricoli e di protezione dell‘ambiente. La revisione minaccia in questo modo la qualità delle prestazioni per la popolazione.
Già per il secondo anno consecutivo le ammissioni al servizio civile sono nettamente calate. Dopo una diminuzione del 8.5% nel 2018 le cifre del primo trimestre del 2019 sono calate del 3.9%. Questo calo è avvertibile in prima linea presso le persone che hanno terminato la scuola reclute. Quindi esattamente quegli astretti al servizio ai quali la nuova legge dovrebbe mirare.
CIVIVA si prepara ad un possibile referendum nel caso in cui la modifica della legge venga accettata dal Consiglio nazionale. La Federazione svizzera del servizio civile CIVIVA rappresenta gli interessi degli astretti al servizio civile e degli istituti d‘impiego. Il servizio civile è ampiamente sostenuto in Svizzera ed è, nella sua forma attuale, di una grande utilità per la società e per l‘ambiente.